Arroccato su uno sperone roccioso di diaspro rosso alla confluenza dei
torrenti Ceno e Noveglia, il Castello di Bardi domina la vallata nell'omonimo paese in provincia di Parma e fa
parte del Circuito dei Castelli del Ducato.
Edificato alla fine del IX secolo per proteggere la popolazione dalle
invasioni ungare, il Castello viene rimaneggiato più volte nel corso dei secoli. Fu la famiglia dei conti
piacentini Landi, proprietari dal XIII al XVII secolo, ad
apportare gli ampliamenti più importanti che lo trasformarono da fortezza medievale a dimora rinascimentale. Federico II, ultimo principe della famiglia, lo abbellì con affreschi, una preziosa
quadreria con tele di Botticelli e del Parmigianino, soffitti a cassettoni e biblioteca.
Passato ai Farnese, duchi di Parma, nel 1862 il maniero divenne un
carcere militare e pochi anni dopo venne ceduto all'amministrazione comunale.
Fra gli ambienti visitabili del Castello ricordiamo
la Ghiacciaia,
il vascone di pietra collegato con una botola alla sovrastante Piazza d'Armi da cui veniva gettata la neve; il Corpo
di Guardia, in cui sono esposte riproduzioni di armature,
elmi ed armi antiche; le Scuderie, dette Grotte ed i camminamenti di ronda eretti da Manfredo Landi nel XIV secolo, con feritoie da cui si gode una splendida vista sul paesaggio.
Da non dimenticare il Cortile del Pozzo, i Granai che ospitano varie
mostre, le
Segrete con la Sala della Tortura, le Cucine, la Torre
dell'Orologio, il Cortile
d'Onore a cui si accede da una scalinata seicentesca a
due rampe e, all'interno del porticato, la Cappella
dei Principi con le insegne di Federico Landi sulla
pavimentazione a mosaico.
Le Sale
dei Principi, con soffitti a cassettoni ornati da fregi
monocromi attribuiti a Girolamo Baroni, ospitano il Museo
della Civiltà Valligiana, con allestimenti che riproducono
gli ambienti casalinghi ed i mestieri tipici della vita contadina in Val Ceno tra la fine del XIX e i primi decenni del XX secolo. Sono presenti anche il Museo del Bracconaggio e il Museo degli
Alpini "P. Cella".
Il Castello di Bardi è sede di eventi e manifestazioni, come
rievocazioni storiche in abiti d'epoca ed organizza proposte didattiche. www.italiaparchi.it › Castelli e ville
Ogni castello ha le sue leggende e il castello di Bardi non è da meno. In un tempo molto lontano, collocabile fra il XV e il XVI secolo, una storia d’amore si accese e si consumò tragicamente fra quelle mura dove tumulti e angherie erano di casa.Soleste era la figlia del signore del castello ed era innamorata perdutamente di Moroello, il comandante dell’esercito. I due non possono ovviamente vivere la loro storia d’amore perché lei è già promessa ad un ricco possidente. Tuttavia lei riesce ad incontrare il suo amato, aiutata dalla balia che vuol favorire la felicità della sua protetta. Viene il giorno in cui Moroello è costretto a partire per una battaglia, Soleste attende ogni giorno il suo arrivo finché dopo tanta attesa scorge cavalli e cavalieri; quando si accorge però che si tratta del nemico comprende che non c’è stato scampo per il suo amato e si getta dai bastioni. Purtroppo però si trattava proprio del suo amato, di ritorno, con indosso per sfregio i colori del nemico; saputo del suicidio dell’amata anche lui si getta dalle mura del castello.http://fantasmitalia.it/
Il Team Ghv ha svolto tre indagini con tempistiche diverse all'interno della Fortezza .
Sono state montate telecamere ad infrarossi ad alta sensibilità con l'ausilio di sorgenti di radiazione infrarossa ,fotocamera full spectrum e fotocamera modificata in IR, registratori e microfoni ad alta sensibilità, sensori di movimento ,acquisizioni di possibili fluttuazioni del campo elettromagnetico mediante l'uso del K2.
Sono state effettuate rilevazioni sia a Castello chiuso e vuoto, sia cercando di rapportarsi con l’ambiente nel tentativo d' acquisire determinate informazioni che fanno riferimento alla “storia” di quel luogo.
RISULTATI
Per quanto riguarda foto o video non ci sono stati risultati degni d'interesse.
Per quanto concerne le registrazioni audio sono stati individuati alcuni esiti interessanti che , dopo un attento esame mediante l'uso di software appositi, sono stati classificati come
"anomalie".
in questa registrazione la voce dice " chiedo scusa"
Registrazione effettuata al secondo piano del Mastio. Voce che e' stata percepita direttamente, come potete verificare dalle parole che vengono scambiate fra i due componenti del Team.
La voce dice "sta attento"
La voce registrata all'interno delle Grotte del Castello ,durante la seconda indagine, dice "sono qui dentro" ed una seconda voce di timbro differente risponde "si"
Nella registrazione effettuata nel cortile interno della Fortezza alla domanda "In quanti siamo in questo momento?" una voce risponde "sette"....le persone presenti all'indagine erano solamente tre.....
Nella registrazione effettuata all'interno delle Prigioni una voce dice " mi hanno legato"
Si ringrazia la Cooperativa " Il Diaspro Rosso " ed il Signor Gianni Santi per l'opportunita' e per la collaborazione concessa al nostro Team.
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