SORGA' PALAZZON DEL DIAVOLO

Questa croce rovesciata si trova incisa sul davanzale di una delle finestre del primo piano

CENNI STORICI

Dal 1994, sede dell'associazione culturale "Amici de I Nomadi" Con quel fascino misterioso che lo avvolse nelle leggende popolari fin dalla sua nascita, "Palazzon del Diavolo" venne ben presto definito dopo la sua costruzione che risale alla seconda metà del Cinquecento, commissionata dalla nobile famiglia veronese Bertoldi, allora proprietario del luogo. Modellato su cartoni di Giulio Romano, oggi conservati presso l'Archivio Murari Brà. Ed eccoci a ritroso nei secoli, il "nostro" Novecento, l'Ottocento e la Rivoluzione Industriale, il Settecento, giù all'indietro fino al Cinquecento, a quella Sorgà, pardon al Vicariato di Sorgà, feudo del monastero di S.Maria in Organo fino al 1517 e poi della famiglia Murari Dalla Corte. Ed eccolo, isolato, il "Palazzon", "Il Palasson del Diaolo" sussurra ancora oggi qualche anziano del luogo al curioso viandante. Due piani più seminterrato: la facciata meridionale è scandita da quattro lesene con capitelli ionici che sorreggono un architrave sormontato da cornice triangolare. Questi rilievi architettonici, col terrazzino del primo piano ed i quattro comignoli, sono sufficienti a snellire la massiccia costruzione cinquecentesca. Nella parte occidentale della corte è situato un edificio abitativo rivolto a mezzogiorno che nel 1653 era definito "casa del lavoratore" e nel 1849 "casa colonica". Nella seconda metà dell'Ottocento, esso fu sottoposto ad un intervento di ristrutturazione ed, in particolare, la torre colombara fu modificata secondo il gusto neomedievale del tempo con l'aggiunta alla sommità di una teoria di merli ghibellini. Lo scopo era quello di adattarla ad uso residenziale. Particolari architettonici che s'intrecciano tutt'uno con la tradizione popolare. Si racconta che fosse "di proprietà" del Diavolo in persona. Casa accuratamente da evitare questo era l'ordine, il diktat del tempo. Teatro di feste lussuriose cui avrebbe partecipato il Maligno in persona, il "Palazzon", ma anche - spiega un'altra leggenda - edificio fatto costruire dal giullare di corte dei Gonzaga di Mantova per essere destinato a sede diplomatica tra il Veronese ed il Mantovano. Qui si riunivano i rappresentanti dei duchi di Mantova e degli scaligeri, nel tentativo di giungere ad accordi di pace nei territori di confine tra le due signorie. Pur non essendo mai stata abitata, la villa è diventata il monumento principale di Sorgà, forse anche grazie alla sinistra fama di luogo maledetto.

http://www.acansorga.it/sede.htm

Dal 1994, sede dell'associazione culturale "Amici de I Nomadi" Con quel fascino misterioso che lo avvolse nelle leggende popolari fin dalla sua nascita, "Palazzon del Diavolo" venne ben presto definito dopo la sua costruzione che risale alla seconda metà del Cinquecento, commissionata dalla nobile famiglia veronese Bertoldi, allora proprietario del luogo. Modellato su cartoni di Giulio Romano, oggi conservati presso l'Archivio Murari Brà. Ed eccoci a ritroso nei secoli, il "nostro" Novecento, l'Ottocento e la Rivoluzione Industriale, il Settecento, giù all'indietro fino al Cinquecento, a quella Sorgà, pardon al Vicariato di Sorgà, feudo del monastero di S.Maria in Organo fino al 1517 e poi della famiglia Murari Dalla Corte. Ed eccolo, isolato, il "Palazzon", "Il Palasson del Diaolo" sussurra ancora oggi qualche anziano del luogo al curioso viandante. Due piani più seminterrato: la facciata meridionale è scandita da quattro lesene con capitelli ionici che sorreggono un architrave sormontato da cornice triangolare. Questi rilievi architettonici, col terrazzino del primo piano ed i quattro comignoli, sono sufficienti a snellire la massiccia costruzione cinquecentesca. Nella parte occidentale della corte è situato un edificio abitativo rivolto a mezzogiorno che nel 1653 era definito "casa del lavoratore" e nel 1849 "casa colonica". Nella seconda metà dell'Ottocento, esso fu sottoposto ad un intervento di ristrutturazione ed, in particolare, la torre colombara fu modificata secondo il gusto neomedievale del tempo con l'aggiunta alla sommità di una teoria di merli ghibellini. Lo scopo era quello di adattarla ad uso residenziale. Particolari architettonici che s'intrecciano tutt'uno con la tradizione popolare. Si racconta che fosse "di proprietà" del Diavolo in persona. Casa accuratamente da evitare questo era l'ordine, il diktat del tempo. Teatro di feste lussuriose cui avrebbe partecipato il Maligno in persona, il "Palazzon", ma anche - spiega un'altra leggenda - edificio fatto costruire dal giullare di corte dei Gonzaga di Mantova per essere destinato a sede diplomatica tra il Veronese ed il Mantovano. Qui si riunivano i rappresentanti dei duchi di Mantova e degli scaligeri, nel tentativo di giungere ad accordi di pace nei territori di confine tra le due signorie. Pur non essendo mai stata abitata, la villa è diventata il monumento principale di Sorgà, forse anche grazie alla sinistra fama di luogo maledetto.

http://www.acansorga.it/sede.htm

L'INDAGINE

Il nostro Team ha svolto due diverse indagini nel Palazzon di Sorgà: la prima nel mese di maggio 2013 in collaborazione con il Gruppo Oltre la seconda nel mese di luglio 2013 in affiancamento con il Ghost Hunter Padova.
Si ringrazia entrambi per la  disponibilità e per gli importanti suggerimenti ,per noi infatti erano le prime indagini nel campo della ricerca Paranormale.
Non abbiamo riscontrato anomalie fotografiche ne anomalie degne di nota nei video.
Abbiamo però registrato alcune voci che dall'esame spettrografico risultano anomale:

Per l'ascolto si consiglia l'uso delle cuffie

La voce registrata dice" Non c'eri"

La voce registrata dice "Mamma"

La voce registrata dice "e faresti meglio"

La voce registrata dice "Dai"